Un decalogo per partite Iva e professionisti, vecchi e nuovi
In questi giorni di campagna, ho avuto molti incontri con professionisti, partite Iva, rappresentanti di associazioni e ordini professionali. Non per fare una passarella elettorale, né per ascoltare soltanto. Mi sono confrontato sulle proposte che ho portato avanti in questi anni insieme ad altre e altri. Ho raccontato le battaglie vinte e quelle perse. Ho rimesso a fuoco idee e priorità per la prossima legislatura. Sono stati bei momenti di scambio. Ecco quindi i miei impegni per professionisti vecchi e nuovi, se dovessi essere rieletto in Parlamento. Adelante, #uscirneinsieme.
- Soppressione del minimale (reddito minimo) per il computo dei contributi previdenziali da versare alla gestione artigiani e commercianti dell’Inps. Revisione del quadro regolatorio delle Casse previdenziali per superarlo ovunque, trovando forme di contribuzione più equa verso i giovani professionisti e chi ha redditi bassi.
- Formazione 4.0: credito d’imposta per i professionisti che intraprendono percorsi formativi, pari al 50% delle spese sostenute per la frequenza di corsi di formazione specialistici.
- Piena inclusione dei professionisti nel novero dei soggetti beneficiari dei crediti d’imposta sugli investimenti in beni strumentali nell’ambito del programma Transizione 4.0.
- Supporto ai processi di aggregazione in società tra professionisti (STP), attraverso:
- la definizione della neutralità fiscale nel passaggio da studio o associazione professionale a società tra professionisti;
- l’inserimento di una norma volta a evitare duplicazioni dell’obbligazione contributiva in presenza di un’unica prestazione professionale;
- agevolazioni fiscali per giovani professionisti che si associano in STP. - Messa a regime dell’Iscro, primo ammortizzatore sociale per le partite Iva con cali repentini del reddito, con riduzione dell’aliquota aggiuntiva contributiva dallo 0,51% allo 0,26%. Contestuale rilancio della delega della legge 81/2017 per permettere alle Casse previdenziali di allargare gli strumenti di welfare allargato a sostegno dei propri iscritti.
- Soppressione dell’aliquota di tassazione dei rendimenti realizzati dalle Casse di previdenza dei professionisti, al fine di evitare la duplicazione del prelievo fiscale sulle stesse somme.
- Riduzione della burocrazia per tutte le partite Iva, attraverso l’effettiva applicazione del principio “once only” in tutti i rapporti con le pubbliche amministrazioni.
- Equo compenso: aggiornamento dei parametri ministeriali, rilancio di un intervento legislativo che non preveda sanzioni in capo agli ordini — onde evitare di penalizzare i professionisti più deboli e favorire le società di capitali — e piano straordinario per l’applicazione di compensi equi verso tutti i professionisti, vecchi e nuovi, in tutte le pubbliche amministrazioni.
- Sussidiarietà: rilancio della delega della legge 81/2017 per l’individuazione degli atti delle pubbliche amministrazioni che possono essere rimessi anche ai professionisti.
- Fisco: favorire l’equità orizzontale del nostro sistema fiscale, anche attraverso l’equiparazione delle detrazioni per lavoro dipendente e lavoro autonomo.