Voi che Italia volete?
Lasciate stare il gossip su sigle e personalità varie. Provate a rispondere “sì, anch’io” o “no, io non proprio” in base a quanto siete d’accordo con queste idee di Paese.
Voi che Italia volete?
Un’Italia che costruisce un’Europa sempre più forte insieme ai paesi che l’hanno fondata.
Un’Italia che combatte il cambiamento climatico, per lasciare un pianeta vivibile alle nostre figlie e ai nostri figli.
Un’Italia dove uomini e donne hanno le stesse opportunità di carriera e condividono la cura dei figli, perché ci sono congedi egualitari e ben retribuiti. Ci sono “genitori alla pari”.
Un’Italia dove dalle donne non ci si aspetta che stiano soprattutto a casa per prendersi cura dei figli o fare la lavatrice.
Un’Italia dove chiunque si ami può costruire una famiglia, sposarsi, avere figli.
Un’Italia che investe sulla formazione, tassa meno il lavoro e più la rendita, contrasta la precarietà.
Un’Italia dove i giovani non sono costretti a fare uno stage gratuito o lavorare con i voucher, tanto il proprio turno prima o poi arriverà.
Un’Italia dove chi accetta un percorso di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro, ben finanziato e valutato nella sua qualità, riceve un “reddito di formazione”.
Un’Italia dove il lavoro è dignità, la contrattazione collettiva dei sindacati è forte, c’è un salario minimo, s’investe sulla sicurezza del lavoro e sulle ispezioni che devono controllarla, chi denuncia condizioni di sfruttamento riceve assistenza e formazione.
Un’Italia che aiuta le imprese che investono, innovano e pagano salari decenti coperti dalla contrattazione collettiva.
Un’Italia dove chi evade le tasse e paga salari da fame non si sente “giustificato”, con la scusa che sennò come facciamo a competere con la Cina (o comprare una mercedes).
Un’Italia dove chi nasce o studia nel nostro paese non è solo italiana o italiano, ma una ricchezza su cui investire.
Un’Italia dove chi è fragile, viene licenziato o fa un lavoro gravoso va in pensione prima con “quota 92”.
Un’Italia dove chi non è autosufficiente riceve un reddito e un programma di “vita attiva” gestito dal terzo settore.
Un’Italia dove gli anziani sono un motore della nostra società e non vengono lasciati soli davanti alla televisione (ad ascoltare le promesse senza senso di un loro coetaneo).
Se avete accumulato più “sì” che “no” votate Partito democratico. Sennò fate un altro test (spero ci sia) per votare qualcun altro.
Buona scelta!